We’ve updated our Terms of Use to reflect our new entity name and address. You can review the changes here.
We’ve updated our Terms of Use. You can review the changes here.

Sine Die

by Marlat 2.0

/
  • Streaming + Download

    Includes unlimited streaming via the free Bandcamp app, plus high-quality download in MP3, FLAC and more.
    Purchasable with gift card

      €7 EUR  or more

     

1.
Dora Markus 04:13
Nei suoi occhi vedo un’ombra È il tempo che fugge via Sotto un cielo immobile Nei suoi occhi vedo un’ombra È il tempo che fugge via Sotto un cielo immobile Dora è inerme e fragile Le piace ricordare Anche se la fa soffrire Le piace ricordare I ricordi sono lame Guarda vecchie fotografie Sbiadite dal tempo Legge lunghe poesie Che parlano di Lei Sullo sfondo di Berlino Era giovane e bella Le piace ricordare Quando era giovane La sua bellezza sta sfiorendo Come un fiore sbocciato d’inverno Sotto un cielo immobile Che piange fredde lacrime Le piace ricordare Anche se la fa soffrire Le piace ricordare I ricordi sono lame Guarda vecchie fotografie Sbiadite dal tempo Legge lunghe poesie Che parlano di Lei Sullo sfondo di Berlino Era giovane e bella Le piace ricordare Quando era giovane
2.
Distante 04:49
E’ arrivato fino a me Nella fredda luce del mattino: indossa una maschera, indossa la maschera accolto dalle ombre della mia casa: in sogno labbra rotte non dicono niente parole, soltanto parole tu sei distante da me tu sei distante da me un vago senso di terrore mi porta indietro: ricordo quand’ero bambina tremavo e pensavo nella mia stanza la febbre al mattino mi secca la gola: oggetti lasciati in disordine mi sento fragile tra le sue ombre tu sei freddo, più freddo di me un freddo senza fine tu sei distante da me tu sei distante da me tu sei distante tu sei distante da me distante da me tu sei distante da me distante da me piccoli oggetti lasciati in disordine dolci ricordi, amari ricordi ti fisso con i miei occhi stanchi tu sei freddo, più freddo di me un freddo senza fine tu sei distante da me tu sei distante da me tu sei distante tu sei distante da me distante da me tu sei distante da me distante da me
3.
Cosa sai tu di me? Io sono trasparente Come l’aria avvolgo ogni cosa Al di fuori di me Cosa pensi di me? Io sono scuro dentro Come la notte non parlo Ma sussurro come il vento Cosa fai tu per me? Cosa mi vuoi donare? Il tuo piccolo mondo m’attrae Con il suo fragile pulsare Cosa dici di me? Qualcosa che non puoi riferire Il fuoco sul quale hai soffiato Sta bruciando le tue parole Il tuo triste raccolto m’invoca Ma io respingo l’aiuto Mi volto e vado via Mi volto e vado via Io sono la notte
4.
Sono apparse per un solo istante nel buio Un lampo rischiara il loro sorriso Ed io fuggo tra le ombre della luna Corro via Fuggo, mi perdo, non voglio guardare Ma voi alle mie spalle continuate a cacciare La Terza taglia il filo Del mio destino La Prima tesse il filo La Seconda svolge il fuso Sono attorno a me Sento li loro fiato sul collo Atropo chiama forte il mio nome Risuona come un tamburo Nella mia testa Il mio cuore in tempesta impazzito Inciampo, cado poi seguo il suo caldo invito A lasciarmi andare: La Terza taglia il filo La Prima tesse il filo La Seconda svolge il fuso La Terza tiene in pugno Il mio destino La Prima tesse il filo La Seconda svolge il fuso La Prima tesse il filo (del mio destino) La Seconda svolge il fuso (della mia vita) La Terza taglia il filo (La Terza taglia il filo) La Terza taglia il filo (La Terza taglia il filo)
5.
Saffo 05:45
Danza, danza come la notte Che vuol sedurre il giorno Poi stringi le tue mani Attorno al mio corpo E bagna le mie labbra Aride come il deserto Rinfrescale di pioggia Ed asciugale col vento Un fuoco sottile Si accende improvviso in me (il fuoco che scorre sotto la mia pelle) Un fuoco si accende E brucia il mio cuore (il fuoco divora la mia carne) quando sento nell’aria la tua presenza Sali, sali sopra di me E soffoca il mio ego Legando le mie mani Spogliandomi di nuovo Chiudi i tuoi occhi Al cospetto della notte Mentre giacendo insonne Ascolto il tuo respiro Un fuoco sottile Si accende improvviso in me (il fuoco che scorre sotto la mia pelle) Un fuoco si accende E brucia il mio cuore (il fuoco divora la mia carne) quando sento nell’aria la tua presenza il mio dono per te è un fiore di carne che sboccerà dal mio nero ventre il fuoco che scorre sotto la mia pelle il fuoco divora la mia carne Un fuoco sottile Si accende improvviso in me (il fuoco che scorre sotto la mia pelle) Un fuoco si accende E brucia il mio cuore (il fuoco divora la mia carne) quando sento nell’aria la tua presenza
6.
Test 05:22
Nel cerchio dei tuoi occhi Annidato come parassita Di vaghe priorità inondato Mi apro un varco Nella tua ferita Cadi, cadi dentro me Infrangendo il tuo mito Sali, sali su di me Infangando il tuo mio Nel cerchio dei tuoi occhi Statico come oggetto Paralizzato dal tuo sesso Mi apro un varco nella tua ferita Cadi, cadi dentro me Infrangendo il tuo mito Sali, sali su di me Infangando il tuo mio
7.
La mia ombra è ora su di te Tenue e fragile riflesso Di ogni tuo pensiero Che affonda all’improvviso Ed annientato soffoca La già tua debole anima Lei brucia nel silenzio, lei Lei brucia nel silenzio, lei Lei brucia nel silenzio, lei Ed il suo vuoto affanno Il profondo disagio Amore diventa pioggia In questo pomeriggio Che, presto in notte volgerà Il dubbio ti tormenta e graffia di gelida ansia Lei brucia nel silenzio, lei Lei brucia nel silenzio, lei Lei brucia nel silenzio, lei Ed il suo vuoto affanno Quello che senti non è un rimorso è un attacco al cuore che brucia, brucia ….. Lei brucia nel silenzio e poi: piange Lei brucia nel silenzio e poi: piange Lei brucia nel silenzio e poi: piange Lei brucia nel silenzio e poi: piange, piange Lei brucia nel silenzio e poi Lei brucia nel silenzio e poi Lei brucia nel silenzio e poi: piange, piange
8.
Malinconica 04:30
Bianca Luna che mi tieni compagnia In questa notte buia Dolce mia malinconia Dissolvi ora questa oscurità Illumina il silenzio Fioca luce senza età Dolce Luna che mi illumini la via Avvolgi il mio universo Di vertigine e magia Avvolgi ora, la mia anima Confondi l’equilibrio Fioca luce sena età “Saga Ignis Rosis Vociferantes Venus Nocte Sonis Lacerandum est” Sine die Sine die

about

Il tempo è la dimensione nella quale si concepisce e si misura il trascorrere degli eventi. Ma è anche il filo conduttore del nuovo lavoro discografico del quartetto parmense che sarà presentato dal vivo in anteprima il 16/10/2015 al circolo arci APP Colombofili di Via dei Mercati a Parma.
Dopo l’uscita di “Ruvidacenere”, fortunato EP di esordio rilasciato nel settembre del 2012, Marlat ha intrapreso un’intensa attività concertistica che ha portato il gruppo su numerosi palchi nel nord Italia.
Parallelamente all’attività live, a partire da metà del 2014, la band ha iniziato a lavorare sul materiale che sarebbe poi stato registrato a partire dal marzo 2015 allo Sliver Studio di Parma con la collaborazione di un affiatato duo di Sound Engener: Luca Cocconi e Simone Sighinolfi.
Sine Die, grazie a questo lungo periodo di decantazione, ed alla scelta mirata dello studio di registrazione dove concludere il lavoro, musicalmente parlando, è un enorme passo in avanti rispetto all’esordio: pur mantenendo in evidenza le influenze Goth e New Wave che erano presenti sul precedente EP, il sound della band si è evoluto verso sonorità rock decisamente più potenti e che a tratti lambiscono i confini con il metal. La tessitura sonora dei brani, ha il sapore dolciastro degli anni 90, ed il profumo incensato della musica dark degli anni ’80. Potente ed oscuro, le liriche che supportano gli arrangiamenti musicali si ispirano ai sogni, alla magia, alla letteratura. Autentiche visioni ermetiche e simboliche riportano tutto all’argomento originale, il tempo, o meglio ancora, ad un tempo indefinito, “Sine Die”, appunto.
Il disco sarà distribuito sia in formato fisico che digitale con la collaborazione di SFEM e Toten Schwan Records.
L’album, la cui grafica creata da Alberto Clerici, batterista della band, e che propone anche uno scatto fotografico del noto fotografo parmigiano Alberto Ghizzi Panizza, sottolinea in modo ancora più esplicito le riflessioni dei quattro musicisti su un argomento legato alla storia dell’uomo fin dai suoi inizi.

credits

released October 18, 2015

Sine Die è stato scritto, arrangiato e prodotto da Marlat.
Registrato, mixato, masterizzato da Luca Cocconi e Simone Sighinolfi allo Sliver Music Studio di Parma tra marzo e maggio 2015.
Grafica di Alberto Clerici.
Le foto della band sono di Alberto Ghizzi Panizza.
Il Video Clip del primo singolo, "Distante" è stato realizzato da Matteo Taglioli.
Distribuito digitalmente da SFEM.
Distribuzione supporto fisico e promo di Toten Schwan Records.
Edizioni musicali: SFEM.

license

all rights reserved

tags

about

Marlat 2.0 Italy

Marlat is a female entity that sometimes can appear also as a male living since the beginning of all ages.
She died at the stake accused to be a Witch in 1666 by the hand of the evil men.
From the stake, as the legend of the Phoneix, has been reborn, and now she lives in the collective unconscious.
... more

contact / help

Contact Marlat 2.0

Streaming and
Download help

Report this album or account

If you like Marlat 2.0, you may also like: